Austria, l’onda razzista non ha prevalso

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Il candidato “verde” Van Der Bellen ha vinto le elezioni per l’e lezione del nuovo Presidente della Repubblica austriaca sconfiggendo il candidato della destra sostenuto in Europa dai vari Salvini, Orban, Le Pen e camerati di varia natura.

L’onda razzista, che era data per favorita, non è riuscita a prevalere perché Van Der Bellen è riuscito ad unire moderati e sinistre, partiti e associazioni, credenti e non credenti nel segno del dialogo, della inclusione, della accoglienza.

Coloro che, anche in Italia, stanno giustamente festeggiando la sua vittoria, tra qualche ora, si ritroveranno divisi nella valutazione sul voto referendario, perché non si é potuto e non si è voluto tessere un filo unitario tra chi pure ha condiviso e condivide quel valori che hanno accompagnato la vittoria austriaca.

Qualunque sarà il risultato referendario ci consegnerà un paese spaccato sulla sua Costituzione, esattamente quello che i Costituenti erano riusciti ad evitare.

Chi ora saluta con entusiasmo il voto austriaco sarà “costretto” a ritrovare il sentiero smarrito, magari senza perdere altro tempo e ritrovando quella sobrietà e quella capacità di aggregazione che aveva segnato il primo Ulivo.


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