Scomparso Gian Luigi Rondi: il padre del David di Donatello

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Gian Luigi Rondi, è venuto a mancare l’altro giorno nella sua casa romana.  Decano dei critici cinematografici italiani, Presidente  a vita dell’Accademia del Cinema Italiano David di Donatello,  Grande ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Medaglia d’oro ai benemeriti della Cultura e dell’Arte, Cavaliere della Legion D’onore di Francia, Fondatore del Festival Internazionale di Taormina , un uomo straordinario dai modi gentili ed eleganti, che dalla carta stampata, è approdato successivamente alla Tv con  interviste dedicate a grandi registi,  ed ha partecipato a varie  giurie in  numerosi Festival del Cinema internazionale.  Fu anche Commissario straordinario alla Biennale di Venezia e  successivamente, verso  la fine degli anni ’80, Direttore della Mostra del Cinema di Venezia, Presidente  di Fondazione Cinema Roma dedicando tutta la sua vita al cinema, soprattutto quello italiano, che lui amava moltissimo. Istituì il Premio cinematografico italiano David di Donatello, che per il cinema italiano è l’equivalente del premio Oscar, che viene assegnata di anno in anno durante la cerimonia di premiazione ai vari vincitori dell’ambito premio.
Un uomo raffinato e colto di  fede democristiana (andreottiana, per l’esattezza, sin dall’anno di “Umberto D”), nel 1946 si iscrive all’Albo dei giornalisti professionisti dopo aver collaborato con il quotidiano “Il Tempo”, per il quale l’anno successivo comincia ad essere  critico cinematografico titolare, incarico ricoperto sino agli ultimi giorni di vita.

Lo hanno ricordarlo con un saluto d’addio:  Paolo Baratta – Presidente della Biennale di Venezia: « Fu Direttore del Settore Cinema e poi Presidente della Biennale stessa, protagonista di tanta parte della storia e delle vicende del cinema italiano, nelle quali operò con grande competenza e grande saggezza» ,  Dario Franceschini – Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, ha dichiarato:« Con la scomparsa di Gian Luigi Rondi se ne va un grande testimone e protagonista del cinema italiano. Un critico eccezionale, il padre dei David, un uomo che ha lavorato tutta la vita, senza mai fermarsi, per sostenere la nostra industria  cinematografica con la freschezza e la vitalità che lo contraddistinguevano».


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