Terremoto. 250 morti, un bilancio destinato ad aggravarsi nelle prossime ore

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Il bilancio del terremoto  di mercoledì 24 agosto 2016 ha raggiunto nella notte la cifra di 250 vittime e altrettanti o poco di più di persone ferite ma sta diventando con ogni probabilità maggiore del terremoto cosiddetto dell’Aquila che si era verificato nel 2009, sette anni fa. Il bilancio è destinato ad aggravarsi nelle prossime ore perché  i soccorritori continuano ad estrarre corpi di persone ferite o morte dalle macerie) e centinaia di feriti.  Il paese di Amatrice visto dall’alto è una distesa di macerie: lì si teme anche per la sorte di una settantina di turisti che erano ospitati nell’hotel Roma e che risultano per ora dispersi. Le speranze di trovarli vivi sono al momento molto basse. Erano lì per partecipare alla Sagra dell’Amatriciana che doveva svolgersi domenica prossima nella cittadina laziale.

E nella frazione di Arquata a Pescara del Tronto già da alcune ore i cani “molecolari” addestrati a a cercare tracce di superstiti non segnalano più la presenza di sopravvissuti. All’alba, dopo l’interruzione notturna decisa per il pericolo di nuovi crolli, sono riprese le ricerche sia ad Amatrice che nelle altre frazioni colpite dal sisma.  I soccorsi sono scattati subito dopo la prima scossa e la momento impegnano oltre quattromila donne e uomini della Protezione civile coadiuvati da forze dell’ordine, militari del Genio partiti da Roma, volontari giunti da diverse zone di Italia dove è scattata subito la solidarietà e l’impegno a portare subito la solidarietà e l’impegno a portare  aiuto alla popolazione colpita così duramente dal terremoto.

Mentre si scava duramente dal terremoto. Mentre si scava freneticamente tra le macerie anche a mani nude, cercando ancora eventuali superstiti, decine e decine di soccorritori sono impegnati a portare  vestiti, cibo, generi di prima necessità e ricovero agli oltre duemilacinquecento sfollati. Tendopoli sono state erette ad Amatrice, Accumoli e Pescara del Tronto, mentre tutti gli ospedali del Lazio, delle Marche e dell’Abruzzo sono in piena attività per curare i feriti,essendo totalmente inagibili, i nosocomi delle cittadine appenniniche devastate dal terremoto. Nelle ore delle ricerche si sono succeduti sentimenti contrastanti tra i testimoni: la speranza quando dopo 17 ore di scavi è stata  recuperata viva una bambina di 10 anni Giorgia,tra gli applausi ai vigili del fuoco impegnati nell’operazione.

Ma la disperazione, poco dopo, quando dalle stesse macerie che avevano miracolosamente protetto la bambina, è stato estratto il corpo senza vita di un’altra persona ,forse il fratello della piccola Giorgia. In molti non hanno voluto lasciare l’area del terremoto nella speranza, ancora una volta e contro tutte le probabilità di ritrovare i loro cari sepolti dalle tonnellate di mattoni delle case distrutte. Oggi il governo delle larghe intese stanzierà i primi cinquanta milioni di euro che sono l’inizio di una prima serie di stanziamenti che dovrà far rinascere le cittadine distrutte e a far riprendere le attività lavorative e far riaprire le scuole. Renzi ha detto la frase che dovrà essere lo slogan del governo nelle prossime settimane (vedremo in seguito se riuscirà ad essere veritiero) e che suona così: “Non lasceremo soli nessuno” durante la sua vita di ieri ad Amatrice.

Le abitazioni di Amatrice anche quelle ricostruite nel 2012 dopo il terremoto del 2009 dovevano resistere, a volte erano ricostruite con norme antisismiche ma non hanno resistito e questo ha bisogno di spiegazioni che finora non ci sono state e che invece chi ha governato deve fornire al più presto.  Insomma nei prossimi giorni saranno necessari bilanci da vari punti di vista e sarà compito dei giornalisti svolgere il proprio lavoro nel modo migliore.


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