Bangladesh, giornalista di 81 anni a processo

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Shafik Rahman è uno dei giornalisti storici del Bangladesh. L’ultimo suo incarico è stato alla direzione del mensile Mouchake Dhil. Non ha mai nascosto le sue simpatie per il Partito nazionale del Bangladesh, da anni all’opposizione, e per questo motivo anche in passato ha avuto problemi con la giustizia. Arrestato il 16 aprile, Shafik Rahman non è formalmente accusato di alcun reato. Ma si continua a indagare sul suo coinvolgimento in un presunto complotto per assassinare Sajib Wazeb Joy, il figlio della prima ministra Sheikh Hasina, residente negli Usa, dove svolge per conto del governo il ruolo di consulente in materia di tecnologia informatica.

Fonti giornalistiche Usa hanno messo in dubbio non solo il coinvolgimento di Shafik Rahman in qualsiasi attività criminale  ma anche l’esistenza vera e propria di un piano per uccidere Sajid Wazeb Joy. Di questi quattro mesi e mezzo di carcere, Shafik Rahman ne ha trascorso più di uno in isolamento. Per tre volte gli è stata negata la scarcerazione su cauzione. Il 17 luglio, dopo ripetute richieste, è stato ricoverato nel reparto ospedaliero della prigione centrale della capitale Dacca, dove finalmente ha iniziato a ricevere cure adeguate.

Martedì 30 agosto Shafik Rahman conoscerà il suo destino: arrivato a 81 anni, trascorrere gli anni della vecchiaia in pace oppure affrontare un processo e, probabilmente, il carcere.


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