“Giornalisti, aiutateci ad abbattere il muro dell’indifferenza”

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“Giornalisti, aiutateci ad abbattere il muro dell’indifferenza.” E’ questo l’appello lanciato ieri, 17 febbraio dal direttore del Centro Astalli, padre Camillo Ripamonti (nella foto), sj, dalla Federazione Nazionale della Stampa, dove è intervenuto alla conferenza stampa su “stop ai bombardamenti di Aleppo: corridoi umanitari per chi fugge”. I giornalisti presenti all’incontro, promosso da FNSI, Usigrai e Associazione dei Giornalisti amici di padre Dall’Oglio, hanno seguito con attenzione l’appassionato intervento di padre Ripamonti, che ha sottolineato come alcuni  contattino il centro per avere il racconto di storie, ma specificando anche quali storie si attendano. “Ma le storie che noi vogliamo aiutare a diffondere sono quelle reali” ha concluso il gesuita che ha sollecitato una riflessione europea sulle politiche migratorie.

Con il presidente della FNSI, Giuseppe Giulietti, e il segretario dell’USIGRAI, Vittorio di Trapani, sono poi intervenuti Amedeo Ricucci, Tg1, e Cristiano Tinazzi, collaboratore del Messaggero, dando testimonianza di quanto visto ad Aleppo, delle sofferenze e dei barili bomba impiegati dall’esercito lealista siriano. Infine un collegamento in streaming con un citizen journalist di Aleppo, che ha raccontato la lenta morta di una città, dove per 400mila residenti si prospettano, dopo anni di guerra, mesi di assedio. Fermare i bombardamenti di Aleppo è una priorità anche perché l’ISIS in città non c’è, da tempo. Così come è una priorità provvedere a corridoi umanitari per salvare la popolazione in fuga verso confini chiusi, costituita all’80% da donne e bambini

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