Le canzoni di Cattaneo, lo ‘Scarabocchio’ di Garbo e il Collettivo ‘Be Quiet’: Tutti insieme per Amnesty!

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Spesso un’iniziativa discografica diventa ottimo pretesto per contribuire alla riuscita di progetti sociali. Sensibilizzare il pubblico e divulgare la notizia è un ‘must’ per ricordare alla massa che c’è l’altra metà del mondo che ha bisogno di aiuto.

In questa occasione, il pretesto è stato riportare alla luce il cantautorato di un artista eclettico di cui è nota al grosso pubblico soprattutto l’identità di interprete di cover anni ’60, che negli anni ’80 l’aveva condotto ai primi posti delle classifiche di vendita con album geniali e curati come Duemila60 Italian Graffiati, Bandiera Gialla e Vietato ai minori. Si tratta di Ivan Cattaneo, cantautore nato fra le avanguardie dei primi anni ’70, da sempre intento a unire i linguaggi artistici attraverso musica e dischi, mostre d’arte ed happening vari, avente come filo conduttore la sua Tuvog Art (arte dei cinque sensi: tatto, udito, vista, olfatto, gusto) per coinvolgere lo spettatore in ogni aspetto sensoriale e non limitandolo all’ascolto di una canzone o alla vista di un’immagine. Senza rendersene conto, anticipava la tanto abusata multimedialità odierna. Artista geniale quindi, precursore, nell’arte come nel costume. Una diversità ostentata e dichiarata in tempi non sospetti osteggiata da censure di ogni tipo che non hanno arrestato la sua vena creativa. Ma il suo repertorio musicale più vero e naturale, contenuto in album quali Uoaei, Primo Secondo & Frutta (Ivan compreso), SuperIvan, Urlo e Ivan il terribile, era rimasto soffocato dall’enorme successo commerciale ottenuto con le cover.

La neonata etichetta Soter ha quindi prodotto e pubblicato, lo scorso autunno, un disco-tributo nel quale ventinove artisti si sono cimentati a rivisitare il repertorio d’autore di Cattaneo, con risultati piacevolmente sorprendenti. Il doppio album ha per titolo Un Tipo Atipico #tributoivancattaneo , è dedicato al quarantennale di carriera dell’artista bergamasco e parte del ricavato delle vendite è destinato ai progetti di Amnesty International di cui ricorre il quarantennale di attività in Italia.
Un numero importante che accomuna. Cattaneo da sempre è attivo nel rispetto delle diversità sotto ogni punto di vista, dall’arte alla vita ed Amnesty International, in fatto di difesa di diritti civili in tutto il mondo, non ha certo bisogno di presentazioni.

Durante il Meeting delle Etichette Indipendenti a Faenza, lo scorso ottobre, Cattaneo ha ricevuto la Targa Amnesty sul principale palco del MEI, in Piazza del Popolo e questo disco-tributo può vantare di essere riuscito a raccogliere consensi e gradimenti presso ogni tipo di pubblico, risultando un vero bacino di canzoni divenute attualissime grazie alle reinterpretazioni di artisti come Garbo, la Banda Osiris, i Montefiori Cocktail, Gianni Leone del Balletto di bronzo, Luca Urbani con Stylòo, Andrea Zuppini, Susanna Parigi, Diana Tejera, Giovanni Block, Pennelli di Vermeer, Roby Rossini, Egokid, Elektroshock, Roulette Cinese, Naif Herin, Ottodix, Alessandro Orlando Graziano, Hueco, Dario Faini, H.E.R., Vidra + Masi, Ensonika, Allerija, Helenavelena, Allerija, Gerardo Konte & The Nine Tears, Porfirio Rubirosa e Claudio Milano. Ogni brano ha un proprio abito musicale e risultano gradevoli sin dal primo ascolto. Sin dalla copertina, chiesta proprio allo stesso Ivan, è evidente che essere anticonvenzionali comporta delle ferite, motivo per cui un enorme cerotto campeggia sulla guancia del soggetto tributato. E dopo l’ottimo lancio del primo singolo Formica d’estate di Naif Herin, è attualmente nelle radio, la versione di Scarabocchio cantata da Garbo, altro outsider della musica italiana, amico e collega di Cattaneo.

Per il video di Scarabocchio ( http://www.youtube.com/watch?v=Gmzt0DxqAQI  ) la Soter ha unito le proprie forze con quelle del Collettivo Be Quiet, il movimento cantautorale fondato a Napoli dal musicista Giovanni Block che ha costituito inoltre, la One Way To Blue, composta da Danilo Marraffino, Giusi Vittorini, Dario Gaipa e Stefano Formato:  una produzione audiovisiva di video e documenti atti a supportare il progetto di offrire spazi alla nuova e trasversale canzone d’autore, da Napoli e dal mondo.

Le riprese esterne del video, sono state girate nei pressi del Bosco di Capodimonte, con la collaborazione dell’associazione 400ml, mentre quelle interne, nello spazio culturale ‘Je so’Pazzo’, ricavato da un ex ospedale psichiatrico abbandonato, che un gruppo di volontari si è impegnato di restituire alla città, nel cuore del quartiere Materdei, rendendolo ritrovo culturale e di sano intrattenimento sportivo, teatrale, musicale, aperto a tutti.

In merito allo scopo benefico abbinato al disco-tributo delle sue canzoni, Ivan Cattaneo si è così espresso durante l’intervista con Beatrice Gnassi della rivista Amnesty: Amnesty International ci dà una possibilità di pretendere un po’ di giustizia in questo mondo che è troppo lento e non vede tutto quello che succede. Siamo in un cambiamento epocale con questo grande esodo di persone. Sta cambiando la nostra vita e il nostro modo di rapportarci con il prossimo. Il mondo viene agitato come una bottiglia, un mondo che è diventato davvero piccolo, nel bene e nel male. Non basta aiutare i profughi, bisogna andare alla radice e capire perché ci sono queste guerre, fermare questa gente che taglia le gole e che distrugge le opere d’arte, che non ha alcuna etica. L’augurio che faccio ad Amnesty International è di essere sempre presente e attenta. Non è un mondo peggiore o più catastrofico, il problema è che ci arriva tutto addosso, più di prima. Proprio per questo c’è bisogno di Amnesty International, che ha il dovere di essere come un padre spirituale ma anche materiale. L’Europa parlava solo di spread e di soldi, non c’era l’Europa. Solo ora forse qualcosa sta cambiando, la politica non è solo soldi, è aiutare la gente, è essere una specie di giudice di pace che cerca di ammortizzare dei colpi troppo violenti”.

Il doppio album è disponibile in tutti i principali negozi di dischi e in tutti gli stores digitali.


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