Accuse a Gay.it che elenca parlamentari contrari a stepchild adoption

0 0

Accuse di squadrismo al sito che ha anche invitato a scrivere a questi parlamentari agli indirizzi già pubblicati sui loro profili pubblici

In una nota del 14 gennaio 2015, i senatori democratici Mauro Del Barba, Stefano Collina, Emma Fattorini e Giancarlo Sangalli hanno definito un “inqualificabile metodo squadrista” la pubblicazione sul sito Gay.it della lista, le foto e le e-mail dei politici contrari alla stepchild adoption, l’adozione del figlio del compagno/a. “Abbiamo fatto informazione. Aspettiamo le scuse”, replica il direttore del portale, Alessio De Giorgi, che auspica un intervento di sostegno dell’Ordine dei giornalisti . Ossigeno ritiene legittime le inziative che segnalano agli elettori l’atteggiamento dei parlamentari sulle questioni oggetto del dibattito politico e dei lavori parlamentari.

L’elenco pubblicato da Gay.it , che contiene i nomi, le foto, le mail istituzionali, il sito internet e i recapiti di social network di 26 senatori democratici che hanno espresso forti dubbi sul disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili, è stato paragonato alle liste di proscrizione anche da altri esponenti del Pd.

In fondo all’articolo di cronaca sulla vicenda, il portale ha lanciato l’iniziativa “Contatta il tuo senatore ‘malpancista’”, chiedendo ai lettori di mettersi in contatto con uno dei senatori contrari all’adozione per convincerli a cambiare idea.

“Ecco i nomi di coloro che ad ora non hanno ancora dichiarato di essere favorevoli alle unioni civili. Li pubblichiamo (indicando anche il collegio di appartenenza) con beneficio di inventario, scusandoci con chi erroneamente possa essere stato inserito in questa lista (il nostro contatto per una rettifica è redazione@gay.it)”, si legge nell’articolo di Gay.it. La lista originaria, infatti, contava i nomi di 36 senatori, parte dei quali hanno successivamente chiarito la propria posizione e pertanto sono stati cancellati dall’elenco.

“I parlamentari  – ha commentato Giuseppe F. Mennella, segretario di Ossigeno – sono personalità pubbliche, che chiedono pubblicamente il voto ai cittadini, magari affiggendo grandi manifesti con le loro foto, i loro recapiti e quelli dei comitati elettorali. Accettano un livello di privacy ridotto rispetto a quello dei cittadini comuni. E’ interesse pubblico sapere che cosa pensano, che cosa fanno, come votano.  Non si comprende, quindi, perché un organo di informazione, un social network, un sito che pubblica dati pubblici relativi a parlamentari con ciò ricorrerebbe a un ‘inqualificabile metodo squadrista’. L’iniziativa di gay.it può essere discussa fin che si vuole, ma definirla squadrista è davvero fuori luogo e fuori misura. Una nota stonata, troppo stonata”.

RDM – GFM

Da ossigenoinformazione


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21