Fermato Monteleone di “Piazza Pulita”. Aggressione alla libera informazione

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Antonio Monteleone è stato a tutti gli effetti un ostaggio. Il fermo del collega di Piazza Pulita a Napoli è una aggressione alla libera informazione. Dalle prime frammentarie informazioni emerge che il collega Antonio si fosse recato nel Palazzo di Giustizia di Napoli per intervistare il giudice Anna Scognamiglio. Al di là del fatto che si possa o meno registrare all’interno di Palazzi giudiziari senza autorizzazione, vorremmo capire quale sia l’ipotesi di reato per trattenere per ore un giornalista in stato di fermo.
Il ministro degli Interni, Angelino Alfano ed il Guardiasigilli, Andrea Orlando, hanno l’obbligo morale di chiarire immediatamente questa vicenda.
Non esiste in nessuna Repubblica democratica e degna di questo nome che un giornalista, unica voce che può raccontare ciò che di vergognoso sta accadendo nel caso “De Luca”, possa essere letteralmente preso in ostaggio.
Il messaggio che emerge è che in questo Paese chi minaccia di morte i giornalisti gira tranquillamente libero, chi invece cerca di fare solo e soltanto il proprio lavoro giornalistico viene tratto in stato di fermo.
Stasera l’ennesimo pezzetto di informazione è stato violato. Qualcuno intervenga, prima che sia troppo tardi.


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