Gender, smascheriamo le bugie

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“Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità.” questo è quanto diceva il gerarca nazista Joseph Gobbles. Oggi, nel 2015 in Italia, ci troviamo a combattere contro la menzogna dell’inesistente Teoria Gender. Come i seguaci del III Reich coloro che guidano movimenti come i Pro-vita, le Sentinelle in piedi e altre organizzazioni vicine alla chiesa, giornalisti, artisti (o pseudo-totali come Povia), e i loro seguaci, continuano come dischi rotti a ripetere bugie. Non si prendono la briga di leggere cosa c’è scritto nel Ddl della buona scuola e neanche di leggere i chiarimenti purtroppo tardivi nel Miur. Dobbiamo essere vigili, le bugie vanno combattute, ne va del nostro futuro e del futuro delle generazioni successive. Non voglio più che in Italia venga tolta una legge come la 194, non voglio più che in Italia la discriminazione sia tale che, non solo impedisca a tutte le persone di avere gli stessi diritti, ma che porti alla disperazione giovani e adulti per via del bullismo, che siano gay, trans o /eterosessuali. Se c’è una cosa buona della Legge 107/2015 è il comma 16 che invita a “promuovere nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni.” Questa è la circolare del Ministero dell’Istruzione, dell’Università della Ricerca (Dipartimento per il sistema educativo d’istruzione e di formazione) 


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