Sale il tragico bilancio dei migranti morti nel Mediterraneo. In Austria, 71 siriani asfissiati in un camion

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Circa 200 corpi senza vita sono stati ritrovati al largo della costa libica, in prossimità del porto che ospita la più grande flottiglia dei venditori di morte nel Mediterraneo, Zuwara. La contabilità dei migranti uccisi dal cinismo dei traghettatori ormai supera le 2500 vittime dall’inizio di questo orrendo 2015. I corpi sono stati scoperti dalla Guardia costiera libica ad appena un km dal porto di Zuwara, il punto dove si raccoglie il maggior numero di migranti in procinto di partire per le coste italiane. Un agente della sicurezza libica ha testimoniato che il barcone aveva a bordo più di 400 persone, e molte di loro sono finite intrappolate nella stiva, come accade ormai sempre più spesso.

Uno dei sanitari di Medici senza frontiere che meritoriamente contribuiscono al coordinamento delle operazioni umanitarie, ha detto che 40 corpi senza vita sono stati ritrovati all’interno di un peschereccio semiaffondato, alla deriva per effetto dell’altezza delle onde. Altri 160 sono stati invece ritrovati annegati in mare, mentre 201 sono stati portati in salvo. Alcuni cadaveri sono stati poi adagiati sulla spiaggia, ma moltissimi sono stati lasciati in mare, per il sopraggiungere dell’oscurità. I migranti provenivano dall’Africa sub sahariana, dal Pakistan, dalla Siria, dal Marocco e dal Bangladesh.

Le 200 vittime scoperte nella notte tra giovedì e venerdì si aggiungono alle 52 ritrovare mercoledì in un barcone di legno con a bordo 450 migranti, dalla Guardia costiera svedese al largo delle coste libiche. Il medico canadese che ha visionato i cadaveri ha poi detto: “ho controllato se vi fossero ancora segni vitali sui corpi nella stiva. Ma c’era troppa acqua e molti di loro erano a faccia in giù, annegati”.

Intanto, dall’Alto Commissariato per i rifugiati dell’Onu arrivano le conferme sui dati: da gennaio ad oggi, sono più di 300.000 i migranti che hanno attraversato il Mediterraneo, dei quali quasi 200.000 sono sbarcati sulle coste greche e 110.000 sulle coste italiane. Confermato anche il numero delle vittime, più di 2.500.

Lasciando il Mediterraneo e trasferendoci sulle strade europee, sale a 71 il bilancio dei migranti ritrovati morti in un camion frigorifero sull’autostrada austriaca che conduce al confine con l’Ungheria. Di questi, 59 erano maschi, otto donne e purtroppo quattro erano bambini. Tutti morti per asfissia. Il portavoce della polizia austriaca ha anche rivelato l’identità dei migranti, in base ai documenti ritrovati sul camion: si tratta di profughi siriani. Intanto, in Ungheria sono state arrestate tre persone che forse sono implicate nella strage del camion, su mandato di cattura internazionale diramato dalle autorità austriache.

Da jobsnews

 


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