La credibilità, l’elemento vincente di Podemos

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Un’ascesa fatta di attivismo per la difesa dei diritti e di spessore culturale dei protagonisti..A partire da Iglesias, il leader che dalle piazze degli indignatos ha distillato la rabbia spontanea di un movimento, in energia politica di cambiamento. Così come la Colau, che ha lottato per anni contro gli sfratti selvaggi ed ora è la futura probabile sindaca di Barcellona. O ancora la Carmena, con la sua vita di impegno civile.
Insomma Podemos è nuovo e vincente, perché nuovo e convincente è il suo modo di selezionare gli elementi di guida. Tutti con una credibilità conquistata sul campo sociale e non – come da noi – portando borse ai capi, indovinando la corrente ascensionale nei congressi o ubbidendo ai guru.
E qui si torna alla qualità dell’elettorato.
Da noi, l’indignato finisce spesso nell’astensione, perché è ancora troppo esigua la cultura  dell’impegno personale nei corpi intermedi di mobilitazione. Cioè di quell’attivismo civile che si forgia nelle campagne di scopo, per cambiare dal basso la domanda politica e che individua i suoi rappresentanti dall’impegno sociale dimostrato.
Ci vuole un elettorato che fiuti i fasulli che parlano di povertà dalla mongolfiera dei superstipendi e vitalizi e premi invece chi si è impegnato ad attenuarla.  Che rifiuti il balletto degli impresentabili utili alla vittoria e chieda persone con una storia contro la corruzione. Che premi chi propone la difesa dei diritti per gli sconosciuti e non chi strizzi l’occhio per concedere favori agli amici.
Podemos ha dimostrato che si è vincenti se si è esigenti. Prima di tutto con noi stessi.
Solo se saremo  nuovi elettori, avremo nuovi politici. Il resto è superstizione carismatica.

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