Gli idioti cappuccetti neri cancellano l’ipocrisia dell’Expo

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A Milano si inaugura l’Expo del civismo. I cittadini con le tute bianche hanno cancellato le devastazioni dei black bloc. E questo non può che far piacere. Quello che invece dispiace è che  l’idiozia dei “cappuccetti neri”  ha coperto con vetri rotti e auto in fiamme le ragioni di chi contesta l’Expo come  una grande e costosa scenografia per coprire il vero problema legato al cibo: la fame.

Già. perché è più trendy parlare di produzioni di cibo nei padiglioni, che delle speculazioni che affamano intere popolazioni. Si copre nel glamour l’ingiustizia alimentare e si riduce tutto a esibizionismo nutritivo. Con molto orgoglio per le ricette e senza vergogna per le carestie. Non c’è  nessuno che parli di accaparramento della terra fertile  (land grabbing) sottratta alle nazioni più povere da parte di quelle più ricche. Che sono tranquillamente in fiera e  sfoggiano – come se niente fosse – il loro orgoglioso padiglione di rappresentanza.
No, non condivido l’ipocrisia dell’Expo.
Sul cibo servono  meno effetti speciali e più azioni globali di protezione dei denutriti.
Dalle devastazioni dei “food bloc” della speculazione alimentare internazionale, meno vistosi ma letali.

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