#ioleggoperché. 23 aprile, Giornata mondiale del libro

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“Talvolta penso che il paradiso sia leggere continuamente, senza fine”, ricordando le parole di Virginia Woolf celebriamo oggi la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, indetta dalla conferenza generale dell’Unesco. Il 23 Aprile del 1616, si spensero tre grandi nomi della letteratura mondiale: Miguel de Cervantes e l’Inca Gracilaso de la Vega e William Shakespeare, una data emblematica e d’importanza straordinaria per rilevare il ruolo dei libri nella vita di ogni essere umano.

#ioleggoperché è l’iniziativa nazionale di promozione del libro curata in questa particolare occasione dall’AIE (Associazione Italiana Editori), in collaborazione con i Librai e le Biblioteche italiane. Un progetto ambizioso per promuovere in tutta Italia il piacere della lettura in chi non legge o legge poco, per coinvolgere uomini donne e bambini a trovare quello che secondo Proust esiste già in ciascuno di noi.

Autore, personaggio e lettore creano infinite alchimie enigmatiche, intrise di gioia, di dramma, di emozioni, di dolore e di bellezza, scorrendo ogni singola riga scegliamo la nostra memoria e alimentiamo i nostri ricordi, culliamo la nostra ambizione di appartenere alla storia, capiamo come amare senza desistere Dulcinea del Toboso, lottiamo per affrontare l’assenza d’eternità, incontriamo la Leggerezza della pensosità di Calvino e seguendo l’Alighieri Sommo Poeta conosciamo il Purgatorio, immaginiamo il Paradiso e ci spaventiamo per l’Inferno.

Leggiamo per imparare ad esistere, per capire la misericordia, per comprendere ogni anima, per iniziare a disubbidire, per illuminare le differenze, per conoscere l’altrove, per svelare infinite verità, per innamorarci della speranza, per penetrare le nostre ombre o più semplicemente per sognare di volare lontano da ciò che ci atterrisce.
Pessoa credeva che che la letteratura come tutta l’arte fosse la confessione che la vita in realtà non basta e una vita senza libri è una vita priva di quell’Utopia meravigliosa che ci rende pagina dopo pagina immortali.


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