“Sospensione delle frustate per Raif Badawi”. Giovedì 19 marzo gli attivisti di Amnesty International si presenteranno per la decima settimana consecutiva di fronte all’Ambasciata dell’Arabia Saudita a Roma

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Giovedì 19 marzo gli attivisti di Amnesty International si presenteranno per la decima settimana consecutiva di fronte all’Ambasciata dell’Arabia Saudita a Roma (via G. B. Pergolesi 9, dalle 11) per chiedere la scarcerazione di Raif Badawi, il blogger condannato nel 2014 a 10 anni di carcere e a 1000 frustate per aver “offeso l’Islam” attraverso i contenuti del suo forum online, “Liberali dell’Arabia Saudita”.
La campagna di Amnesty International riguarda ora anche gli altri 11 prigionieri di coscienza, in carcere solo per aver esercitato il diritto alla libertà d’espressione: Suliaman al-Rashudi, Abdullah al-Hamid, Mohammed al-Qahtani, Abdulaziz al-Khodr, Mohammed al-Bajadi, Fowzan al-Harbi, Abdulrahman al-Hamid, Saleh al-Ashwan, Omar al-Sa’id, Loujain al-Hathloul e Waleed Abu al-Khair. Tutti sono detenuti solo per aver esercitato il proprio diritto alla libertà di espressione e devono essere rilasciati immediatamente.

Il nuovo re saudita ha annunciato la concessione di una grazia e il ministero dell’Interno ha stabilito i criteri per poterne beneficiare. Al momento non risulta che tra i beneficiari siano compresi i 12 prigionieri di coscienza.
Il caso di Raif Badawi, nel frattempo, è stato riassegnato a una corte d’appello ed è possibile che questa emetta una condanna per apostasia, punibile con la pena di morte. All’inizio dell’anno le autorità saudite hanno stabilito che le 1000 frustate cui è stato condannato sarebbero state somministrate in pubblico a Gedda, 50 alla settimana per 20 settimane, ogni venerdì al termine della preghiera.
Il 9 gennaio, Badawi è stato sottoposto alla prima serie di 50 frustate. Sono seguiti nove rinvii consecutivi, per motivi di salute o per ragioni non specificate.

“Le autorità saudite devono porre fine a questo incubo e all’incertezza sulle condanne inflitte a Raif Badawi. Chiediamo la scarcerazione immediata e senza condizioni di Raif Badawi e degli altri prigionieri di coscienza” – ha dichiarato Amnesty International Italia.
All’iniziativa di Roma hanno aderito Articolo 21, la Federazione nazionale della stampa italiana, Un ponte per…, la rivista Confronti, Medici contro la tortura, Rete per la pace e Luisa Morgantini, già vicepresidente del Parlamento europeo.
A Milano, Amnesty International manifesterà per Raif Badawi sempre giovedì 19 marzo alle ore 18 davanti Palazzo Marino, in piazza della Scala.


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