“Protect people not borders”, perché parlare di accoglienza, 24 marzo, Roma

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Martedì 24 marzo p.v. l’associazione studentesca “Good Morning, Youth”, in collaborazione con il “Comitato 3 Ottobre”, organizza una giornata di incontro e riflessione sul tema dell’accoglienza dei migranti in Italia. Il convegno si terrà, con il patrocinio dell’Università Lumsa di Roma, dalle ore 9.30 alle ore 12.30 presso l’aula Giubileo sita in via di Porta Castello, 44 durante il quale interverranno:

– il Comitato 3 Ottobre, nelle persone del presidente Tareke Brhane e di Valerio Cataldi, giornalista e autore del documentario, ivi proiettato, “La neve la prima volta”;
– l’On. Khalid Chaouki e l’On. Paolo Beni, in quanto i primi firmatari della proposta di legge per l’istituzione della Giornata Nazionale della Memoria e dell’Accoglienza;
– la Dott.ssa Carlotta Sami, portavoce UNHCR per il Sud Europa;
– la Dott.ssa Donatella Parisi, responsabile comunicazione del Centro Astalli.

Perché parlare di accoglienza? Negli ultimi anni sono stati migliaia i morti nel canale di Sicilia: una buona parte di essi è stata  letteralmente cancellata dalla storia.  Le loro vite sono andate perdute lungo il viaggio della speranza,in quello che è considerato il tratto marittimo più mortale del mondo. Il viaggio, che dovrebbe terminare con una prospettiva  di vita migliore, in breve tempo si trasforma in un incubo; molti di loro sono ancora “dispersi” e di molti altri, che non sono giunti agli onori della cronaca, non se ne sa più nulla.

Affrontare le responsabilità di queste morti da parte dei paesi Europei è sempre stata una difficoltà e  lo è sempre stata l’istituzione di un sistema di accoglienza che sappia effettivamente offrire una protezione lungo le rotte usate per raggiungere la “fortezza Europa”. Desidereremmo che le Istituzioni europee si adoperassero per aprire le porte a chi fugge da conflitti e persecuzioni perché questo è un problema di tutta l’Europa, unita, non dei singoli Stati. Il nostro continente ha una buona occasione per dimostrare di essere, finalmente, coeso.

La maggior parte di coloro che tentano di arrivare sulle nostre coste proviene da paesi in cui i diritti umani vengono violati quotidianamente e che, da decenni, subiscono le conseguenze derivate da conflitti, abusi, persecuzioni. Eritrea, Siria, Afghanistan, Sudan ecco da dove provengono coloro che, ci viene detto, minacciano la nostra sicurezza.
Ecco perché, tra le tante motivazioni, si deve parlare di accoglienza.
Dobbiamo proteggere le persone, non i confini.

Per ulteriori informazioni riguardo il convegno, contattare il referente dell’organizzazione          
Ludovico De Angelis – 3408768837
Cellulare: 3936286970
Email: goodmorningyouth@gmail.com


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