Tutti con il fiocco nero per Casale

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La Cassazione ha applicato la prescrizione al processo a carico dei proprietari dello stabilimento Eternit, accusati di aver provocato la morte di oltre 3 mila persone colpite dal mesotelioma, un terribile cancro che corrode chi maneggia o respira i fumi prodotti dalla lavorazione dell’amianto. Da decenni i familiari chiedevano verità e giustizia, e in primo grado i responsabili erano stati individuati e condannati, grazie anche al lavoro e alla determinazione di Raffaele Guariniello, il giudice che ha dedicato la sua vita a contrastare le morti da e sul lavoro.

In questa sede non ci interessa tanto l’aspetta giudiziario della vicenda, anche perchè probabilmente, la Cassazione ha dovuto applicare una pessima norma,( e non a caso Renzi ha chiesto al Parlamento di approvare subito il nuovo testo), quanto l’aspetta etico ed umano. Nessuna sentenza potrá annullare l’orrore per quanto é avvenuto: il sacrificio di migliaia di persone sull’altare del profitto a tutti i costi e senza limiti.

Le vittime di Casale, e di altri stabilimenti, ricordano quegli ” Scarti umani” dei quali parla spesso, con  giusta indignazione e compassione, Papa Francesco. Per queste ragioni, in questa sede, ci permettiamo di proporre che, anche i nostri siti, partecipino in queste ore al lutto cittadino deciso dal comune di Casale Monferrato, senza distinzioni di parte o di partito. Un piccolo fiocco nero potrebbe essere un segno di solidarietá verso chi continua a chiedere verità e giustizia ,non solo per i propri cari, ma anche per impedire che possa accadere ad altri quello che ha giá segnato le loro vite.

Il prossimo 8 dicembre, dalla piazza di San Francesco ad Assisi, si dará il via alla accensione del albero di Natale piú grande del mondo, quello di Gubbio, da sempre simbolo di pace e di dialogo. Lo scorso Natale quella piazza aveva ospitato Giusi Nicolini, il sindaco di Lampedusa, ed era stato un modo per stare  vicino a chi, ogni giorno, contrasta razzismo, odio, esclusione sociale. Quest’anno quella piazza potrebbe ospitare una delegazione dei familiari delle vittime dell’amianto di Casale Monferrato; sarebbe un modo per non lasciare soli coloro che, nonostante tutto, continueranno a chiedere verità e giustizia, affinchè almeno la memoria, almeno quella, non venga ” Prescritta”.


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