Lampedusa: aggredito Valerio Cataldi giornalista Tg2 e collaboratore di Articolo21

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Valerio Cataldi (nella foto), inviato del Tg2, collaboratore di Articolo21 e autore di numerosi reportage sul tema dell’immigrazione è stato insultato e aggredito a Lampedusa. Un’iniziativa messa in atto dagli stessi protagonisti delle contestazioni al Presidente del Parlamento Europeo Schulz. Cataldi, che si trovava nel corso principale del paese insieme a un cineoperatore, è stato insultato e aggredito verbalmente da un gruppo di persone, tra i quali alcuni soccorritori del naufragio di un anno fa. A Cataldi, che è tra i promotori del Comitato 3 ottobre costituito dopo la tragedia, viene contestato in particolare di avere sostenuto nei suoi servizi che non vi fu alcun ritardo nei soccorsi da parte della Guardia Costiera. Il giornalista ha presentato una denuncia ai carabinieri.
Cataldi è autore tra l’altro del reportage “La neve la prima volta”, che partendo proprio dalla tragedia del 3 ottobre 2013, racconta le storie di alcuni superstiti e familiari delle vittime del naufragio, e dello scoop sullo scandalo dei migranti denudati davanti a tutti per essere sottoposti alle docce anti scabbia che portò alla chiusura del Centro di prima accoglienza di Lampedusa”.
Articolo21 esprime solidarietà all’amico e collega Valerio Cataldi che in questi anni e su questi temi ha costantemente svolto un lavoro rigoroso e corretto sempre improntato sulla verifica delle fonti.

Il cdr del tg2 e l’esecutivo Usigrai denunciano l’aggressione contro i giornalisti del servizio pubblico. “Nuovamente al centro di violenze verbali e minacce l’inviato Valerio Cataldi mentre camminava per strada a Lampedusa insieme all’operatore esterno di ripresa Ninni Farina. L’episodio segue l’occupazione del set della diretta del tg2 delle 13 del 3 ottobre, giornale che nell’anniversario del naufragio sarebbe dovuto andare in onda proprio da Lampedusa. Una scelta coerente con la linea editoriale del tg2 che in tutti questi mesi ha continuato a tenere accesi i riflettori sul naufragio e sulla strage anche dopo l’emergenza, dando voce a tutti i protagonisti. Il cdr del tg2 e l’Usigrai ritengono inaccettabili le minacce e le violenze contro i giornalisti che svolgono fino in fondo il loro lavoro, cosi’ come il blocco della diretta di un telegiornale del servizio pubblico, che ha di fatto impedito di parlare agli  stessi sopravvissuti e ai loro familiari”.


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