#Rai2016: non si fa “cassa” sulla pelle del Servizio Pubblico. Insieme per un percorso di riforma

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No a una politica che “fa cassa” sulla pelle del Servizio Pubblico. Sì a un dibattito schietto e aperto sul futuro della Rai, sulla sua capacità di informare i cittadini e di rappresentare le diverse realtà del nostro Paese. Per questo io ci sarò, l’8 maggio, all’assemblea pubblica su #Rai2016 voluta e lanciata dal segretario dell’Usigrai, Vittorio Di Trapani.  Un appuntamento importante, che deve avviare davvero un percorso di riforma in vista del rinnovo della Convenzione dello Stato per la gestione del servizio pubblico, nel 2016, coinvolgendo in un ampio dibattito tutte le forze in campo: dai giornalisti ai sindacati, dai lavoratori ai consumatori, dai movimenti alle organizzazioni politiche, a studenti, autori, produttori. E che non a caso si coniuga con l’iniziativa “Una carta di identità per la nuova Rai”, promossa da Articolo21, che sono certa alimenterà e stimolerà costantemente la discussione.
La nuova Convenzione può e deve diventare l’occasione per un cambiamento profondo, che allontani le interferenze della politica dalla Rai, le restituisca una piena autonomia editoriale ed economica e riporti al centro dell’attenzione e del dibattito la sua capacità di fare informazione, cultura e spettacolo al servizio degli italiani. Anche facendo leva e riuscendo a cogliere le tante opportunità offerte da un mondo in rapida evoluzione verso la crossmedialità.

Gli interventi di adesione all’assemblea promossa dall’Usigrai:


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