Oltre 120mila firme per chiedere le dimissioni di Borghezio. “Le consegneremo a Bruxelles”

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“Oltre 12omila firme. E la petizione non si ferma. Un risultato straordinario quello raggiunto in pochi giorni per la petizione che Articolo21 ha lanciato sul sito Change.org per chiedere le dimissioni dell’europarlamentare Mario Borghezio che pochi giorni fa ha insultato, con espressioni palesemente razziste il neo ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge: “Scelta del cazzo, ha la faccia da casalinga”. “Diciamo che io ho un pregiudizio favorevole ai mitteleuropei. Kyenge fa il medico, gli abbiamo dato un posto in una Asl che è stato tolto a qualche medico italiano”. “Questo è un governo del bonga bonga”. A renderlo noto è Stefano Corradino, direttore di Articolo21 e autore della petizione. “Vogliamo ringraziare, quanti, hanno firmato, linkato, condiviso, postato e twittato sui social network la nostra petizione!”

“L’esponente della Lega purtroppo non è nuovo a dichiarazioni deliranti. E’ sufficiente ricordare alcune sue “perle”: “Noi ai clandestini bastardi gli diamo il mille per mille di calci in culo con la legge Bossi-Fini”. “Per noi il Meridione esiste solo come palla al piede, che ci portiamo dolorosamente appresso da 150 anni”. “Quelle espresse da Anders Behring Breivik sono posizioni sicuramente condivisibili” (riferendosi al terrorista norvegese che nel luglio 2011 a Oslo ha ucciso 77 persone). Pochi giorni fa le offese a Cecile Kyenge.

E ieri l’ennesimo insulto rivolto al ministro. Questa volta il mittente è un altro, ma anch’esso compagno di partito di Borghezio: su facebook il consigliere della Lega di Prato Emilio Paradiso offende i gay e il ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge con la rozza metafora “Nero di seppia”.

“Mario Borghezio – prosegue Corradino – non è un cittadino comune ma il rappresentante di una prestigiosa istituzione sovranazionale: il Parlamento europeo. E per di più membro della Commissione per le libertà civili… Pertanto le sue dichiarazioni, oltre ad essere una grave offesa al neo ministro dovrebbero essere considerate un oltraggio al parlamento europeo, l’istituzione legislativa della Ue e ai suoi principi fondanti. L’Unione europea nell’ottobre 2012 è stata insignita del Nobel per la Pace 2012 proprio per il suo ruolo nei “progressi nella pace e nella riconciliazione” e per aver garantito “la democrazia e i diritti umani” nel Vecchio continente. Come si concilia questa vocazione del parlamento europeo con le oltraggiose reiterate esternazioni dell’esponente leghista?”

“Il leader della Lega Roberto Maroni ha preso pubblicamente le distanze dal collega di partito Borghezio ma la sostanza rimane. Per questa ragione – conclude Stefano Corradino – abbiamo deciso di promuovere la petizione sul sito Change.org che ha raggiunto quota centomila per chiedere che il Parlamento europeo favorisca le dimissioni di Borghezio dal Parlamento europeo, o quantomeno dalla commissione per le Libertà civili, o almeno attui nei suoi confronti i più pesanti provvedimenti disciplinari.

Nei prossimi giorni Articolo21 individuerà modi e forme per consegnare le firme a Bruxelles al presidente del Parlamento europeo Martin Schultz.


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