Ecodem Roma: “Salvare Cinecittà, no a nuove colate di cemento”

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“Non si permetta a Luigi Abete di smantellare un patrimonio immenso di storia e di competenze, quale è Cinecittà, per far posto ad una pesante speculazione edilizia”: lo sostengono gli Ecologisti Democratici di Roma, a proposito del piano predisposto da Cinecittà Holding che prevede “l’esternalizzazione” dei principali servizi sino ad ora offerti, a livelli di eccellenza riconosciuta a livello mondiale, dalle maestranze di Cinecittà. In sintesi personale, attività e impianti sino ad ora, e da settantacinque anni, presenti nei celebri studi sulla via Tuscolana, saranno dirottati ad altre sedi e ad altre aziende del settore.

Saranno messi quindi a rischio circa duecento posti di lavoro mentre gli “studios”capitolini saranno sostituiti da una immensa “colata di cemento”: cinquecentomila metri cubi per realizzare alberghi, centri commerciali e centri fitness.
“Si smantella un’istituzione di livello internazionale, si disperdono competenze, si mettono a rischio centinaia di posti di lavoro, per fare spazio al solito cemento – denuncia Pierluigi Adami, del coordinamento Ecodem romano e del circolo di Cinecittà –. Cinecittà, oltre che un ‘marchio’ storico e prezioso, anche per il quartiere che ne prende il nome, rappresenta un presidio di eccellenza di livello internazionale che non può essere dismesso per fare posto alla speculazione”.

In effetti, come segnala una nota Ecodem “dai dati del mercato cinematografico non sembra affatto che Cinecittà sia in crisi, anzi nuovi film e nuove produzioni, anche da tutto il mondo, continuano a rivolgersi al suo grande bacino di competenze”. Per questi motivi, gli “Ecologisti democratici di Roma sono solidali con la battaglia dei lavoratori di Cinecittà, che oggi scendono in piazza per difendere non solo il loro posto di lavoro, ma anche una straordinaria dimostrazione dell’eccellenza del Made in Italy”.


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