Milano ricorda i morti sul lavoro

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A prima vista l’installazione “100 sogni”, ai piedi del Duomo accanto al Museo del 900 si può confondere con una delle tante mostre legate al design che si susseguono in questi giorni a Milano. E’ una città vivace  la Milano del Salone del Mobile,  invasa da  architetti, artisti, galleristi e compratori attenti ad ogni sussulto di quel made in Italy che ancora ci rende leader nel mondo. Centinaia di migliaia di persone che si muovono tra la Fiera di Rho e  le vetrine scintillanti dei negozi che approfittano dell’onda creativa e organizzano eventi e performance. Ecco perchè davanti alla colorata installazione  100 sogni la gente si ferma, osserva, fotografa con i telefonini convinta di assistere ad una nuova performance, ma poi quando legge il cartello che spiega il perchè di quei corpi senza testa, il pugno allo stomaco è inevitabile.

L’installazione dell’artista Gianfranco Angelico Benvenuto che sarà inaugurata lunedi 23 aprile in realtá è un monumento al lavoro, a quel lavoro che  oggi non c’è o che uccide nel silenzio.  ” 100 anime vuote riempite solo dal vento che dà loro corpo in questo composto cammino senza i colori della speranza di Pelizza da Volpedo – dice una scarna insegna- Perchè l’assenza di chi è morto per il lavoro o di chi l’ha perso diventi la presenza più autentica e più viva”.Bene ha fatto il Comune di Milano a mostrare il lato oscuro del Made in Italy proprio nei giorni della sua massima celebrazione al mondo intero. E’ l’ inizio di una campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica voluta dall’Assessorato alle Politiche per il lavoro, lo Sviluppo economico, l’Universitá nella convinzione che, oltre al rispetto delle normative, sia indispensabile la costruzione di una cultura diffusa della sicurezza del lavoro.”Pensiamo che sia indispensabile l’applicazione e il rispetto delle normative – dice  Cristina Tajani, assessore al lavoro,oltre che un aumento dei controlli.”

E ricordiamo questo esercito di caduti composto da lavoratori italiani e stranieri.
Dal primo gennaio di quest’anno ad oggi 21 aprile dice l’osservatorio indipendente di Bologna i lavoratori morti sono stati 154,per il 31% in agricoltura, il 23% in edilizia, il 12,3% nei servizi, l’8,9 nell’industria. L’autotrasporto il 5,8%. Il 13,7% dei morti è coatituito da lavoratori stranieri. Il 23,5% ha un’età compresa tra i 30 e i 50 anni. Il 33% ha più di 51 anni. L’8,9% meno di 30 anni. E’ sempre la provincia di Brescia con 8 morti, come negli ultimi anni, a guidare la triste classifica delle province con più morti sui Luoghi di lavoro , con la regione Lombardia che ha già 20 morti. Segue la Toscana con 15 morti , L’Emilia Romagna ha 14 morti, con la provincia  di Modena con 3 morti, Bologna e Ferrara con 2 morti.Il Piemonte registra 13 morti , con la provincia di Torino con 8 morti. Il Veneto registra 8 morti. La Campania 7 morti con Avellino con 3 morti. Il Lazio ha 7 morti con Frosinone che ha 3 morti.La Sicilia 6 morti, Marche e Calabria 5 morti con la provincia di Ancona con 4 morti. Friuli Venezia Giulia e Umbria 4 morti,La provincia di Perugia 4 morti. I morti dei cantieri sulle autostrada non vengono aggiunti alle province. Nel 2011 ci sono stati più di 1170 morti, di cui 663 sui luoghi di lavoro + 11,6% sul 2010.


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